Qualcosa di innovativo, e unico nel suo genere, che avrà per protagonista un’intera comunità, quella specificamente della Montagna pistoiese. Si tratta della prima Memoteca di comunità, promossa dall’associazione LetterAppenninica. La banca dati della memoria sarà interamente auto-prodotta utilizzando semplicemente lo smartphone e costruita, pezzo per pezzo e video dopo video, attraverso le testimonianze, le storie e i racconti degli stessi abitanti della montagna, organizzati in piena autonomia. Il progetto nasce per un motivo che è la salvaguardia dell’immenso patrimonio di cultura e tradizione orale della montagna pistoiese, che rischia di scomparire insieme ai suoi protagonisti, con lo scorrere inesorabile del tempo. Tutti potranno contribuire registrando testimonianze video con un telefonino e inviandolo a lamemoteca.it, ovvero un apposito sito web dove raccogliere la storia dei suoi abitanti, e sarà catalogato per paese e argomento, e sarà consultabile online. “Non è un progetto nostalgico – ha spiegato il direttore di LetterAppenninica, Federico Pagliai – ma vuole essere un contenitore per salvare la memoria di queste comunità. E tutti possono farsi ‘Custodi della memoria’“.L’iniziativa vuole volgere la sua importanza in particolare agli studenti, e infatti un primo nucleo di video è stato affidato ai ragazzi dell’Istituto comprensivo di San Marcello Pistoiese.
L’acqua è l’argomento dell’edizione 2018 del Festival LetterAppenninica, al via a giugno. “Chiunque può contribuire – ha detto Leonardo Nesti, coordinatore della Memoteca – e abbiamo realizzato una guida su come fare i video per consentire davvero a tutti di partecipare. Non c’è un tema prefissato: la Memoteca sarà il collettore per rammendare il tessuto della tradizione orale, collegando idealmente i bar dei paesi e Youtube”.
Un filo rosso, quello della memoria, potrà così collegare i bar e le piazze di paese, luoghi della memoria di ieri, alla piattaforma YouTube della Memoteca, spazio on line della memoria di oggi, di ieri e di domani, che non va persa ma tenuta stretta anche servendosi della tecnologia, unito al cuore, due mezzi che se usati insieme possono divenire degli ottimi custodi del tempo e dei suoi volti.