Il premier Giuseppe Conte ha bloccato l’adozione delle conclusioni della prima parte del vertice europeo, spiegando che l’Italia intende dare un voto sull’intero documento, compresa la parte dei migranti in discussione stasera. La conferenza stampa di Juncker e Tusk, prevista al termine della prima parte del Consiglio europeo, è stata cancellata perché “uno Stato membro ha messo la riserva sull’intero progetto di conclusioni”, quindi “non c’è stato accordo sulle conclusioni”. E’ quanto fa sapere il portavoce del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk precisando che l’incontro con la stampa si terrà domani al termine della seconda giornata del vertice.
Sarà un vertice europeo “difficile”. A poche ore dall’inizio dei lavori, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk usa Twitter per avvertire quanto la strada sia tutta in salita. Nel pomeriggio al centro della discussione difesa e sicurezza con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, commercio, dossier dove non ci sono particolari criticità tra i 28; ma per la cena è prevista la discussione sul tema politicamente più controverso in Europa, quello della gestione dei flussi migratori, che non solo divide i 28 ma anche molti governi, come accade ad esempio in Germania, con il ministro ‘falco’ Horst Seehofer che sulla questione dei movimenti secondari dei migranti dal Paese di primo ingresso verso altri minaccia di far saltare l’esecutivo di Angela Merkel.
“Negli incontri che ho avuto ho avuto molte manifestazioni di solidarietà, oggi è un giorno molto importante aspettiamo che queste parole si traducano in fatti”: così il premier Giuseppe Conte entrando al vertice europeo. “L’Incontro sarà uno spartiacque”, ha aggiunto. “Arriviamo a questo Consiglio Ue con proposte ragionevoli e in linea con spirito e principi europei. In questi anni l’Italia ha ricevuto manifestazioni di solidarietà a parole. Ora basta. Questa è l’occasione in cui tutti possono finalmente dimostrare la solidarietà con i fatti”, ha scritto in un tweet il premier.
“Oggi capiremo se davvero l’Europa vuole gestire in maniera solidale il fenomeno migratorio. Compromessi al ribasso non li accetteremo. L’Italia la sua buona volontà l’ha sempre dimostrata”, ha detto poi Conte prima dell’avvio del vertice. “Se questa volta non dovessimo trovare disponibilità da parte degli altri paesi europei, potremmo chiudere questo Consiglio senza approvare conclusioni condivise” sui migranti, ha concluso Conte.
“Abbiamo l’abitudine nei negoziati” Ue “a 27 o 28 che ci siano in un momento o l’altro minacce o discorsi muscolari“, ma “quel che conta è avere la capacità di assumere responsabilità”, perché “è ben più coraggioso prendere decisioni che non prenderne”: così il premier belga Charles Michel a chi gli chiedeva della minaccia dell’Italia di mettere il suo veto alle conclusioni del vertice Ue sui migranti se non verranno accolte le sue richieste.