Il bellissimo Festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo quest’anno, in cui compie 18 anni, ha ritenuto la ‘Verità’ come tema dal 14 al 16 settembre con oltre 50 lezioni magistrali e 200 appuntamenti tra mostre, spettacoli, letture, laboratori, tutti come sempre gratuiti. ‘Verità’, senza articolo, per lasciarle il senso singolare e plurale, visto che si tratta di qualcosa che cambia col tempo, a seconda del contesto culturale e sociale. E come ha sottolineatoa Roma Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico del Festival, “solo cogliendone il suo carattere pluralistico, ci si può aprire alla tolleranza”, mentre Tullio Gregory ne ha evidenziato il carattere di “convenzione modificabile, tanto che possono condividere allo steso tempo verità diverse, come il valore della dignità dell’uomo e della donna nelle diverse religioni o culture. Il direttore Daniele Francesconi, sta molto rinnovando i relatori e circa la metà sono nuovi rispetto al passato, cui comunque appartengono le lezioni magistrali di Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Roberto Esposito, Umberto Galimberti, Michela Marzano, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati, Emanuele Severino, Silvia Vegetti Finzi e Bodei, mentre tra gli stranieri si segnalano i francesi Christian Delage, Jean-Luc Nancy, Judith Revel, Dan Sperber, Annette Wieviorka e Marc Augé e i tedeschi Wolfram Eilenberger, Julian Nida-Rümelin e Peter Sloterdijk. Un tema quello della ‘Verità’, che, per definizione, per Bodei “dovrebbe sfuggire a qualsiasi pregiudizio, anche se oggi, col web, che ha illusoriamente messo il sapere a portata di tutti e reso poi tutte le opinioni equivalenti, nascono coalizioni tra chi crede di pensare le stesso cose che diventano accettate come vere, pur non essendolo”.