Secondo i dati dell’ONU, nel conflitto in Yemen, hanno perso la vita più di duemila i bambini. A dichiararlo è la dottoressa Henrietta Fore, direttore esecutivo dell’Unicef, dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Infanzia, «Non c’è giustificazione per questa carneficina. Dal 2015 anno in cui il conflitto è scoppiato, più della metà delle strutture sanitarie ha smesso di funzionare e 1500 scuole sono state danneggiate da raid aerei e bombardamenti» il Funzionario dell’UNICEF, di ritorno da una missione nello Yemen, Ha posto in evidenza: Sono invece per causa dei bombardamenti ben oltre tremila i minori rimasti feriti, la maggior parte di loro gravemente. Le cifre, tuttavia, potrebbero essere più alte poiché le statistiche attuali raccolgono, secondo Fore, «solo i casi che è stato possibile verificare, i bambini rappresentano la metà dei circa 22 milioni di yemeniti. In questo modo, il futuro del paese è stato compromesso per anni». Incontrando i giornalisti, è emerso un altro dato significativo, il direttore dell’Unicef, ha anche ricordato: «in questi ultimi anni, milioni di bambini non hanno potuto ricevere un’istruzione e molti di loro sono stati costretti a prendere le armi e a combattere. Altri ancora, soffrono la fame e muoiono per malattie prevenibili come il colera». Inoltre, Fore ha dichiarato: «La maggior parte della popolazione si affida agli aiuti umanitari per sopravvivere. Per lenire le necessita e gli enormi bisogni, l’Unicef e la Banca mondiale al fine di evitare un collasso totale del paese, si sono attivati per dare a circa nove milioni persone, piccole somme di denaro per acquistare generi di prima necessità come cibo e medicine. Sul terreno, intanto le violenze proseguono, secondo fonti locali, a sud della città di Hodeida, più di cinquanta persone, tra cui numerosi civili, sono stati uccisi negli ultimi due giorni, dove i ribelli huthi hanno rafforzato le loro posizioni difensive, la coalizione a guida saudita, quella che sostiene il governo del presidente Hadi, continua i bombardamenti.
Raffaele Fattopace