“La Commissione Cultura della Camera è stata la prima del parlamento a realizzare un corso di formazione per l’utilizzo delle nuove tecnologie. Da presidente di Commissione ho deciso, infatti, di dare un’impronta ecologica al parlamento: non è solo una scelta ma una necessità che guarda al futuro. Per questo, la Commissione Cultura diventerà paper free. Tra i primi provvedimenti che ho promosso da presidente della Commissione c’è la smaterializzazione di tutti i documenti. Via la carta: tutti gli atti potranno essere modificati o depositati usando smartphone o tablet”.
Ad annunciarlo è il presidente della Commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo.
“Il digitale fa risparmiare milioni di euro alla pubblica amministrazione ma i passi verso la dematerializzazione dei processi sono stati troppo timidi nell’ultima legislatura. Nonostante una spesa di oltre 5 miliardi per rendere la PA italiana digitale – spiega Gallo -, l’assenza di una formazione adeguata negli uffici ha trasformato quell’investimento in un’utile costo che ha solo rimarcato l’arretratezza dell’Italia nell’utilizzo delle nuove tecnologie. Una sconfitta dovuta proprio a un controllo della spesa inefficace e tardivo e a un mancato reinvestimento nella formazione. Per un’Italia digitale dobbiamo promuovere la cultura dell’innovazione e iniziare, subito, a esplorare le nuove frontiere del digitale partendo dal parlamento”.