“C’è un aggravarsi delle condizioni ambientali per la popolazione residente in via Galileo Ferraris a Scafati, in prossimità di un impianto di stoccaggio per rifiuti gestito dalla Società Helios. Il sito è ubicato a pochissima distanza dalle abitazioni. La Regione Campania, oltre ad autorizzare l’impianto e i successivi ampliamenti, è responsabile, tramite ARPAC, dei controlli delle emissioni a tutela della pubblica incolumità, chiediamo dunque che intervenga al più presto”. E’ quanto denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, firmatario di un esposto al Sindaco del Comune di Scafati, oltre che alla Asl competente e all’Arpac e Noe. “I residenti – evidenzia il consigliere regionale – hanno documentato la fuoriuscita di percolato dagli autocompattatori sporgendo anche segnalazioni alla Procura. In una interrogazione a nostra firma abbiamo chiesto alla Giunta regionale, d’intesa con l’amministrazione locale, quali provvedimenti intendano adottare per salvaguardare la salute dei cittadini. Le cause di un potenziale ennesimo fenomeno di inquinamento ambientale sono senza ombra di dubbio l’effetto di inadeguate procedure di conduzione dell’impianto, unito alla mancanza di strutture che mirano a intercettare e contrastare le emissioni. Chiediamo che chi di competenza intervenga quanto prima per accertare le reali cause di questo ennesimo allarme ambientale e attivi tutte le procedure volte a identificare e perseguire i responsabili”
“Abbiamo constatato è dal sito dell’azienda che provengono esalazioni sgradevoli, chiediamo controlli mirati ed adeguati per ridare la vivibilità che gli spetta ai cittadini della zona e non solo. Vanno rispettati i diritti dei cittadini e le norme ambientali”. E’ quanto dichiara la senatrice Luisa Angrisani presente sabato, insieme al consigliere regionale Cammarano, ad un incontro con i residenti in via Ferraris. “A Scafati – conclude Angrisani – non bastavano i disagi del Fiume Sarno è ora di ridare vivibilità a questa zona, sarà nostro compito far sì che ciò avvenga invitando Asl e Arpac ad intervenire a tutela della salute pubblica”.