Marcianise è oggi uno dei poli industriali della Campania che fu per secoli di natura paludosa, complici le continue inondazioni del fiume Clanio.
Nel periodo medievale Marcianise (che molto probabilmente era conosciuta al tempo come Liburia, per via della presenza di un monastero, registrato in alcuni atti notarili dell’Abbazia di Montecassino, con il nome di Monasterium Sancti Benedicti in Lauriano) tornò ad essere quel territorio acquitrinoso che era stato con gli Osci, e che aveva smesso di essere per via delle sanificazioni perpetuate dai romani.
Nonostante la crescente importanza economica del feudo, dopo il 1300 Marcianise venne più volte soggiogata dalla geopolitica della penisola italiana: nel 1436 venne assediata (sebbene la città oppose resistenza, avendo supportato Renato d’Angiò) da Alfonso d’Aragona durante la conquista del Regno di Napoli – nonostante le guerre e i giochi di potere cui fu suo malgrado vittima, Marcianise riuscì a riprendersi il suo ruolo economico e sociale a partire dal seicento, grazie anche alle opere di bonifica della pianura campana, che agevolarono lo sviluppo economico della città.