Gli occhiali di Google insieme a una app dai ‘superpoteri’ (chiamata Superpower Glass) aiutano i bambini con autismo a capire gli altri guardandone le espressioni del viso, con sensibile riduzione dei deficit relazionali tipici della malattia. La dimostrazione arriva da una ricerca pubblicata sulla rivista npj Digital Medicine e condotta presso la Stanford University. L’app sfrutta i Google Glass per leggere le emozioni sui visi delle persone e trasferire l’informazione al bambino autistico, permettendogli di interagire con gli altri.
Lo studio ha coinvolto 14 famiglie ciascuna con un bambino autistico dai 3 ai 17 anni che doveva usare la app più gli occhiali per 10 settimane in diverse modalità d’uso. La app, infatti, può essere usata ad esempio per allenare il bambino a riconoscere le emozioni sul volto dei genitori, dando feedback positivi quando il bambino indovina, come in un videogioco.La app è utile anche per fare terapia a casa: il bambino gioca a riconoscere le emozioni su visi dipinti su carte. Dopo le 10 settimane molti dei bambini, valutati con scale ad hoc, hanno visto ridursi alcuni dei sintomi tipici della malattia in modo consistente, tanto che per alcuni bimbi il grado di malattia è sceso da grave a moderato, per altri da moderato a lieve e per altri ancora da lieve a condizione normale.