Tra i provvedimenti che il nuovo governo, per bocca del suo neo ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, intende attuare al più presto vi è la decisione di abolire le visite gratuite ai musei la prima domenica di ogni mese.
Un provvedimento che diminuirà certamente il numero dei visitatori, ma aumenterà i cespiti per le traballanti casse dello Stato, a tal punto da permettere l’assunzione a breve di 6000 dipendenti, che andrebbero a tappare i tanti buchi tra i custodi, che costringono intere sezioni museali a rimanere chiuse sine die. Due esempi tra i tanti: la chiesa della Certosa di San Martino ed il piano dedicato all’Ottocento del museo di Capodimonte.
Vittorio Sgarbi ha espresso il suo dissenso all’iniziativa, proponendo l’entrata gratis per gli Italiani ed a pagamento per gli stranieri, dimenticando che siamo in Europa e se vogliamo che ogni Paese si prenda la sua quota di migranti, anche noi dobbiamo imparare a comportarci correttamente