“Se non fosse un evidente paradosso, direi che l’unica emergenza Paese percepita dalla gente oggi e’ quella che riguarda l’obbligatorieta’ dei vaccini. Ma non e’ cosi’: l’emergenza Paese e’ quella che e’ esplosa ieri sulle strade italiane mentre il Senato votava il decreto Dignita’ e riguarda tutti, ma proprio tutti i lavoratori, esposti a drammatiche condizioni, che riducono fino ad annientarla la loro vera dignita’. Tre osservazioni veloci, ma drammaticamente concrete. La prima riguarda la revisione dei mezzi pesanti, a cominciare dai tit, che richiede tempi lunghissimi, mesi!, perche’ non ci sono sufficienti tecnici e ingegneri negli uffici e nelle officine della motorizzazione. I mezzi viaggiano in condizioni di non sicurezza, perche’ tagli dissennati in questi ultimi anni hanno prodotto risparmi killer. La seconda riguarda lo scandalo dei trasporti dei migranti a Foggia. Il caporalato va condannato per lo sfruttamento assoluto con cui riduce a schiavi uomini liberi, venuti in Italia solo per lavorare e migliorare le loro condizioni di vita e quelle della loro famiglia. Ma chi controlla il caporalato e le sue logiche perverse; chi si gira dall’altra parte fingendo di non sapere cio’ che invece e’ gia’ noto a tutti? L’indifferenza del sistema ha una sua intrinseca colpevolezza che va scossa, facendo leva anche sulla cosiddetta colpa in vigilando. Ovviamente servono persone che controllino, che fermino i camioncini, che li obblighino alla revisione, ossia occorre creare posti di lavoro al Sud per garantire sicurezza e legalita’. Ultimo, ma non ultimo: chi controllera’ le vaccinazioni dei bambini per ammetterli a scuola, spiegando ai genitori che vaccinarsi non e’ un optional ma un obbligo grave? Servono medici scolastici, vigilatrici, personale sanitario qualificato e disponibile. Ossia occorre creare posti di lavoro qualificati e qualificanti in quell’area di confine in cui educazione e salute si incontrano“. Lo afferma la senatrice Paola BINETTI, Udc. La quale continua: “Ecco-continua Binetti– la prova del nove che ci attendiamo dal decreto Dignita’, piu’ che reddito di cittadinanza, una nuova responsabilita’ di cittadinanza che pone uno stop definitivo a certi tagli del personale nel campo tecnico-scientifico; socio-sanitario e non ultimo in tutto quell’ampio campo che presidia la sicurezza sulle strade, a cominciare dalle nostre forze dell’ordine. La risposta a tanta dolore e tanta sofferenza come quella esplosa in questi giorni si chiama anche occupazione. L’emergenza Paese e’ la mancanza dei controlli, troppo spesso liquidati superficialmente per carenza di personale e di strumenti adeguati. Provi il ministro Di Maio a dare concretezza alle sue promesse affrontando questa specifica emergenza lavoro: no a tagli senza senso che drammaticamente tolgono ogni sicurezza sul posto di lavoro! E piu’ lavoratori nei posti chiave…”