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CONTINUANO GLI SCONTRI LUNGO LA LINEA DI GAZA

Ancora una volta a mediare il cessate il fuoco è Nickolay Mladenov inviato dell’ O.N.U. è l’Egitto. Purtroppo non si riesce a trovare un equilibrio tra i due popoli. Dopo 24 ore di altissima tensione, con il lancio di diverse centinaia di razzi palestinesi e i raid israeliani di risposta, è arrivato un annuncio quasi a sorpresa da parte di  Hamas, il quale ha espresso il raggiungimento di un cessate il fuoco proprio grazie alla mediazione dell’Egitto e dell’Onu. Pare che la notizia diffusa dai media arabi, non ha trovato conferma da parte israeliana. E oggi, in virtù di questa incertezza, si temono nuove proteste al confine. Ciò si intuisce anche perche si è osservato  che la parte Israeliana ha rafforzato le misure di sicurezza in tutta la zona. I continui lanci di razzi che in questi giorni sono stati incessanti,  basti pensare che da mercoledì notte si sono registrati quasi duecento lanci di ordigni bellici sulla striscia di Gaza, mentre gli abitanti del sud di Israele costretti nei bunker e si contano almeno undici feriti a Sderot. Gli obiettivi colpiti dalla risposta aerea dell’esercito israeliano sono stati centocinquanta ed Il bilancio parla finora di tre morti a Gaza: tra le vittime si contano con estremo rammarico anche una bimba di 18 mesi e la mamma incinta. Nonostante tutto, ancora ieri pomeriggio, sono stati registrati pesanti scontri. Per la prima volta dall’inizio del conflitto, due ordigni palestinesi, hanno colpito la località israeliana di Beer Sheva. L’Aviazione israeliana, di risposta agli attacchi ha distrutto nella striscia un edificio di cinque piani, dove risultano diversi feriti. Fonti militari israeliane, dichiarano «Il palazzo, ospitava uffici di Hamas». In serata il numero di lanci di razzi è aumentato, così come si è intensificata la reazione israeliana: diciotto i palestinesi feriti, secondo i bilanci forniti dalle strutture mediche della striscia. Israele, secondo le dichiarazioni ufficiali , ha  deciso a stroncare i lanci di razzi e i colpi di mortaio al confine meridionale della striscia, dove l’esercito si è detto «pronto a ogni scenario». Il sindaco di Sderot, Alon Davidi, ha dichiarato «la città più colpita e dove una donna è stata ferita in modo serio,  ha invocato «un’azione e un’operazione a Gaza per riportare la calma». Ieri a Tel Aviv, c’è stato un tavolo  di lavoro, dove il premier Benjamin Netanyahu ha presieduto una riunione con il Sig. Avigdor Lieberman, il Ministro della Difesa, il Capo Di Stato Maggiore Gadi Eisenkot e i vertici delle forze armate. L’esercito, ha annunciato di essere pronto «se necessario a evacuare i residenti delle comunità a ridosso di Gaza». in un comunicato diffuso al termine dell’incontro si evidenzia: Hamas «sarà responsabile delle conseguenze dei combattimenti e pagherà per i suoi crimini». Dalla Striscia, Hamas ha condannato «l’escalation di bombardamenti a Gaza e l’attacco contro i nostri civili». Hamas ha accusato Israele di voler «sabotare con gli attacchi a Gaza i colloqui di pace», in corso con la mediazione del Cairo ed il prezioso contributo delle Nazioni Unite.

Raffaele Fattopace 

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