La mossa annunciata dalla compagnia arriva dopo che, in settimana, il Dipartimento statunitense per le politiche abitative ha accusato il social network di permette una discriminazione basata su sesso, etnia, colore, religione e stato familiare nelle pubblicità relative ad affitto e vendita di case.
Facebook difende gli strumenti messi a disposizione per selezionare il target degli annunci, che “sono stati usati in modo legittimo per raggiungere le persone interessate a determinati prodotti e servizi”. Tuttavia “riteniamo che ridurre al minimo il rischio di abuso sia più importante”.