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VENEZUELA :LA CRISI DEI PROFUGHI E’ PARAGONABILE A QUELLA DEL MEDITERRANEO

Il Ministro dell’Interno ecuadoriano, Mauro Toscanini,  ha reso noto, che il governo dell’Ecuador istituirà un corridoio umanitario per consentire ai migranti venezuelani di arrivare al confine con il Perú viaggiando su autobus sicuri. Sottolineando che la maggior parte dei venezuelani in fuga sono diretti oltre che in Perú, in Bolivia, in Cile e in Argentina. Lo. Gli arrivi di migranti,  stanno creando una forte pressione sull’Ecuador nonostante i tentativi di bloccarli imponendo l’uso del passaporto alla frontiera. Ciò nonostante, sono ormai diventati un fiume di disperati che continuano a passare il confine in ogni modo, si tratta di sfuggire alla mancanza di cibo e medicinali. Il Venezuela sta vivendo una crisi senza precedenti, è quanto denuncia il signor Joel Millman, portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), paragonando il flusso migratorio a quello che si sta vivendo nel Mediterraneo. «La continua partenza di persone e le recenti violenze al confine con il Brasile rappresentano il segnale che la regione ha bisogno di aiuto». In quest’ottica, António Guterres Segretario Generale delle Nazioni Unite, starebbe per dare il via libera all’istituzione di una squadra speciale per coordinare la risposta regionale alla crisi, mentre l’Ecuador ospiterà il mese prossimo un vertice al quale parteciperanno tredici paesi della regione. Nei giorni scorsi il portavoce del Palazzo di Vetro, Stéphane Dujarric, ha detto «il numero delle persone in fuga rappresenta circa il sette per cento dei quasi 33 milioni di abitanti nel paese». La crisi economica,  si fa sempre più grave, nonostante l’iniziativa e l’impegno del presidente Nicolás Maduro fronteggiando la grave situazione economica con una riconversione monetaria, la seconda degli ultimi dieci anni. Di fatto, il bolívar forte è stato sostituito dal bolívar sovrano, che ha cinque zeri in meno e sarà strettamente collegato alla criptomoneta locale denominata Petro, garantita a sua volta dalle riserve petrolifere del paese. Resta chiaro la netta la ferma contrarietà dell’opposizione, che ha convocato una protesta in tutto il paese.

Raffaele Fattopace 

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