Interagire con un robot può aiutare i bambini con la sindrome dello spettro autistico a sviluppare alcune capacità sociali, da un maggiore contatto visivo con l’interlocutore a una migliore attenzione mentre giocano. Lo ha dimostrato uno studio preliminare pubblicato dalla rivista Science Robotics e condotto dall’università di Yale.
I ricercatori hanno fornito a 12 famiglie con un figlio autistico tra i 6 e i 12 anni un tablet con dei giochi sociali sviluppati appositamente e una versione modificata di un robot commerciale chiamato Jibo, programmato per guidare il bambino nelle attività interagendo direttamente. Al termine del periodo sono stati analizzati i video delle sessioni di terapia dei bambini con dei medici ‘in carne e ossa’, e i ricercatori hanno verificato una maggiore attenzione da parte dei pazienti, con contatti visivi più persistenti.