Nella ricorrenza dell’invasione dell’Iran ordinata da Saddam Hussein, data simbolica per il popolo iraniano, il 22 settembre del 1980. Durante una parata militare, motivo di orgoglio nazionale si è concretizzato l’inverosimile, un attacco sferrato con estrema ferocia ha lasciato sul terreno almeno 24 persone, e oltre cinquanta risultano ferite, il tutto si è verificato nella città sud-occidentale iraniana di Ahvaz. I media statali, hanno sottolineato che gli assalitori vestivano l’uniforme e che avrebbero aperto il fuoco trovando riparo dietro una tribuna.«il commando terroristico sembra che era formato da unità, il bollettino medico sancisce che due di loro sono rimasti uccisi e agli altri due è andata meglio finendo tra le mani delle forze di polizia.» il tutto è stato confermato da fonti locali. Si contano, tra le vittime almeno otto membri del corpo delle guardie della rivoluzione, che stavano partecipando alla parata militare. L’irruzione terroristica è durata una decina di minuti in tutto. La risposta delle forze di sicurezza non si è fatta attendere, con un decisivo colpo di mano, hanno ripreso il controllo della situazione stabilizzando l’area in poco tempo. A dare conferma di quanto accaduto è l’Agenzia di stampa ISNA, che con una nota, informa dell’attentato palesando che lo stesso è stato rivendicato dal Movimento di Liberazione Al-Ahwaz, gruppo attivo nel Khuzestan, lungo il confine con l’Iraq, dove si concentra la minoranza araba degli Ahwazi. Il Ministro degli Esteri, signor Mohammad Zarif, ha dichiarato, con un Twitter «l’iran risponderà rapidamente e decisamente, i responsabili sono terroristi reclutati, addestrati, armati e pagati da un regime straniero». Ahvaz è il capoluogo della provincia del Khuzestan, area ricca di petrolio, ed è stata teatro di alcuni tra i più cruenti scontri a fuoco durante la guerra tra Iran e Iraq. E proprio il ricordo di quel conflitto è al centro di una settimana di commemorazioni in tutto il paese.
Raffaele Fattopace