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ELEZIONI AMMINISTRATIVE AFGHANE, ALMENO SETTE I MORTI A CAUSA DI UN ATTENTATO

Il prossimo 20 ottobre in Afghanistan, sono in programma nuove elezioni legislative. ininterrotta  continua la lunga scia di sangue che continua a macchiare la prossima tornata elettorale. Si è trattato di un attentatore suicida, che ha attaccato la casa di un candidato al voto, uccidendolo assieme ad altre sette persone. A renderlo noto fonti locali. Si tratta di Saleh Mohammad Achekzai, il quale stava tenendo una riunione politica nella sua abitazione a Lashkar Gah, la capitale della provincia dell’Helmand: improvvisamente, un uomo è entrato in casa e si è fatto esplodere. L’attentato non è stato ancora rivendicato, ma la provincia dell’Helmand è sotto il controllo pressoché totale dei talebani. L’attentato arriva il giorno dopo la condanna dei talebani delle elezioni. In un comunicato ripreso dalle agenzie di stampa internazionali, i talebani affermano di considerare il voto «manipolato dagli Stati Uniti e una cospirazione per ingannare la popolazione e fare gli interessi crudeli degli stranieri». E con l’avvertimento ai candidati e alle forze di sicurezza che sarebbero stati un obiettivo se avessero partecipato al voto. Secondo la Commissione elettorale indipendente, il 20 ottobre ci saranno almeno 54.000 agenti e militari impegnati a garantire il regolare svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio delle schede. La situazione nel paese a pochi giorni dal voto rimane tesa e confusa. Gli analisti concordano nel ritenere che a queste terze elezioni politiche dal 2001, indette con tre anni e mezzo di ritardo, possa votare solo metà degli afghani. Nella capitale Kabul, le autorità hanno ipotizzato che, a causa del perdurare delle violenze, un terzo dei 7366 seggi elettorali resterà chiuso. I talebani e i jihadisti del sedicente stato islamico (Is) hanno ripetutamente minacciato, e continuano a minacciare di morte, chiunque si rechi alle urne. Tutto porta a pensare che andrà meglio per le elezioni presidenziali, previste ad aprile 2019.

Raffaele Fattopace

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