Rallenta l’economia italiana. Secondo il bollettino della Banca d’Italia, il Pil nel terzo trimestre “sarebbe cresciuto in termini congiunturali dello 0,1%, rallentando rispetto ai tre mesi precedenti”. In primavera il Pil è salito dello 0,2% in termini congiunturali, in lieve rallentamento rispetto ai mesi invernali. “L’attività – si legge- avrebbe segnato un incremento nei servizi, mentre sarebbe rimasta stazionaria nell’industria in senso stretto. Il valore aggiunto delle costruzioni avrebbe proseguito a espandersi a un ritmo moderato”. In Italia – spiega il bollettino – nel secondo trimestre la forte espansione degli investimenti ha contribuito a sostenere la crescita, mentre le esportazioni sono rimaste stabili, risentendo della debolezza del commercio mondiale. Gli indicatori congiunturali disponibili suggeriscono che nei mesi estivi la dinamica del prodotto avrebbe rallentato, attorno allo 0,1 per cento sul periodo precedente, riflettendo un ristagno della produzione industriale, una prosecuzione della crescita nei servizi e un contributo moderatamente positivo delle costruzioni”. Sono rimasti favorevoli gli indici di fiducia del settore edile, delle famiglie e delle imprese manifatturiere; specialmente per queste ultime sono tuttavia emersi segnali di minore ottimismo nel corso dell’estate, con l’inasprirsi delle tensioni commerciali internazionali. Il sondaggio condotto presso un campione di imprese dell’industria e dei servizi segnala per il complesso del 2018 la prosecuzione della crescita degli investimenti, sia pure in misura inferiore a quanto programmato a inizio anno.