Lello Di Segni, l’ultimo sopravvissuto al rastrellamento degli ebrei nel ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, è volato via l’altra notte. Avrebbe compiuto 92 anni. Se ne è andato con il suo tragico carico di ricordi: da quel “sabato nero” – quando venne arrestato dai nazisti insieme ad altre 1259 persone (di cui 207 bambini) e deportato nel campo di Auschwitz-Birkenau in Polonia – sino alle atrocità delle camere a gas e dei forni crematori. Da quella retata ne rientrarono meno di una ventina. La sua morte chiude idealmente una delle pagine più inquietanti di quegli anni. Ma non farà calare il sipario sulla verità storica. Spetta a tutti noi raccontare ai giovani come andarono le cose. Spetta a tutti noi spiegare loro il ripiegamento da ogni forma di umanità durante l’Olocausto. Teniamo alta la guardia e la memoria. Affinché gli orrori del recente passato non tornino a bussare prepotentemente alle nostre porte.