Durante i lavori di rifacimento del pavimento, in un edificio adiacente al Palazzo della Nunziatura vaticana, gli operai avrebbero ritrovato uno scheletro quasi intero e, in un altro punto, altri frammenti di ossa. Allo stato attuale non è ancora certo a che epoca risalgano i resti. E questo sarebbe il primo elemento dirimente per capire se le ossa possa essere di Emanuela Orlandi (dovrebbero risalire agli anni ’80). “Stavamo scavando, avevamo tolto il pavimento, poi abbiamo visto le ossa e abbiamo dato subito l’allarme”. Questo il racconto agli investigatori fatto dai 4 operai .Un primo esame delle ossa trovate, su cui si sta indagando, confermerebbe, che si tratterebbe di un corpo di donna.Se si riuscirà ad estrarre il Dna dai resti basteranno 7-10 giorni per capire se sono effettivamente quelli di Emanuela Orlandi. In assenza del Dna, si ricorre agli esami sulle ossa.