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ONU ,ALLARME SULLO YEMEN

A Hodeidah,  città portuale dello Yemen controllata dai ribelli huthi e sotto attacco da parte della coalizione internazionale a guida saudita è stato dato l’allarme delle Nazioni Unite per la situazione ormai critica. ieri António Guterres segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato  «Se il porto di Hodeidah venisse distrutto, ciò potrebbe creare una situazione assolutamente critica», sottolineando di essere «profondamente preoccupato per la perdita di vite umane e ha chiesto una mobilitazione internazionale per far fronte alle necessità della popolazione civile intrappolata nelle zone dei combattimenti. Secondo quanto riportano da fonti militari, almeno 111 ribelli, 32 soldati della coalizione e sette civili sono morti nelle ultime 24 ore. Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, il Segretario per gli Affari Esteri britannico Jeremy Hunt e il Ministro degli Esteri francese Jean-Yves Le Drian, sono intervenuti ieri per chiedere il ritorno al tavolo dei negoziati. Al termine di un colloquio con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, Pompeo ha esplicitamente chiesto «la fine delle ostilità auspicando che tutte le parti si presentino al tavolo per negoziare una soluzione pacifica al conflitto». Il politico inglese, Jeremy Hunt, poco prima di iniziare una visita nella regione, ha parlato del «costo umano incalcolabile» del conflitto yemenita. La comunità internazionale deve dire basta» il francese Jean-Yves Le Drian, ha invece affermato, «Non ci sarà vincitore in questa guerra. Quindi, dobbiamo avviare i negoziati».  Lo Yemen, sta affrontando una gravissima crisi umanitaria, oltretutto lo Yemen resta uno dei paesi più poveri del mondo. Dal 2015 i combattimenti hanno ucciso circa diecimila persone, in maggioranza civili. Sono oltre quattordici milioni i civili che soffrono di una forma gravissima di malnutrizione.

Raffaele Fattopace 

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