Per la giornata mondiale dell’infanzia, le Nazioni Unite, chiedono di rimettere all’ordine del giorno i diritti dei bambini a esprimere il loro potenziale, a favore una campagna volta a impegnare i governi al rispetto di questi diritti, in una nota si apprende « non sono negoziabili». Alcuni diritti fondamentali come per esempio andare a scuola diritto di ogni bambino, ancora nel mondo questo diritto è negato a262 milioni . mentre sarebbero 650 milioni le ragazze sotto i 18 anni a cui è stato impedito di andare a scuola, perché costrette a matrimoni forzati, e 5,5 milioni i bambini morti prima di avere compiuto i 5 anni, per cause evitabili e malattie prevenibili. Le organizzazioni umanitarie, indicano che nel mondo sono un miliardo di bambini indigenti e ogni giorno, sulla loro pelle, devono fare i conti con le conseguenze disastrose dei conflitti, della povertà o delle discriminazioni sociali. Le condizioni di vita di circa 350 milioni di minori sono particolarmente gravi nelle zone povere o affette da guerre, dove attualmente, questi bambini vivono incontrando spesso ostacoli insormontabili circa l’accesso al cibo, all’acqua pulita o alle cure mediche. Nello Yemen, a tre anni e mezzo dallo scoppio dei combattimenti, più di 5 milioni di bambini stanno soffrendo la carenza di cibo. Un minore su due nel paese, soffre di malnutrizione cronica e più di 400.000 sotto i 5 anni sono affetti da malnutrizione acuta grave. In Siria, allo stesso modo, più di 13 milioni di persone hanno ancora bisogno di assistenza umanitaria e quasi 2400 bambini con meno di 5 anni rischiano di morire entro la fine dell’anno per cause legate alla malnutrizione. Semplicemente l’accesso all’istruzione, nelle aree sferzate da guerre e violenze, è fortemente messo a rischio, considerando che ben 27 milioni di bambini e ragazzi sono attualmente tagliati fuori dall’educazione, perché le loro scuole sono state distrutte, danneggiate o occupate. Si auspica in modo tangibile la ripresa dei dialoghi in tutti i paesi in conflitto e di permettere a queste future generazioni una vita adeguata e degna di essere vissuta.
Raffaele Fattopace