L’associazione di volontariato “La Mansarda”, ha proposto un progetto rivolto ai detenuti appartenenti al Reparto di Articolazione Psichiatrica del Centro Penitenziario di Secondigliano “P. Mandato”. Il progetto “Anema e core” nasce per poter creare uno spazio dove i detenuti possano sperimentare la conoscenza di sé, il riconoscimento delle proprie emozioni, attitudini e risorse, mediante un “fare” creativo e costruttivo.
Verrà impiegata una metodologia ludico-interattiva che faciliti l’ascolto attivo, la comunicazione, la partecipazione attiva, l’empatia e il rispetto reciproco agevolando la possibilità di espressione, di ascolto e di apprendimento per ciascun partecipante.
Il progetto avrà una durata complessiva di 3 mesi (ottobre – dicembre), e prevede un incontro a cadenza settimanale di circa 2 ore. Saranno impegnate sei volontarie dell’associazione. Con questi utenti l’associazione La Mansarda già da tre anni porta avanti iniziative sia all’interno del carcere che per le uscite dei diversamente liberi che possono usufruire di permessi.
Le finalità saranno quelle di stimolare la dimensione emotivo-affettiva e teorico-pratica nei confronti dei partecipanti, attraverso la realizzazione di un laboratorio di riciclo creativo musicale, che coinvolgerà i detenuti in tutto il percorso di costruzione di strumenti musicali, inoltre ci sarà la messa in scena di uno spettacolo nel quale verranno suonati dai carcerati gli stessi strumenti realizzati.
Maria Meola referente del progetto ha dichiarato: “l’anima e il cuore sono due prerogative per poter promuovere un benessere psicofisico del detenuto e anche per fargli riscoprire nonostante gli errori della vita, che la bellezza esiste sempre e quello che si fa con il cuore e con l’anima può avere un grande valore.
Il detenuto spesso è escluso ed emarginato dalla società, ma in questo caso è emarginato dalle stesse famiglie, le quali tendono ad allontanarsi da loro. Il detenuto psichiatrico diventa l’escluso dell’escluso”.
Un’iniziativa che punta a dare sollievo agli ultimi degli ultimi, tramite attività inclusive capaci di permettere al detenuto di avere momenti di positività e che rispecchia l’atteggiamento del Presidente dell’ Associazione “La Mansarda” Samuele Ciambriello, sempre impegnato a dare sollievo a chi soffre.
Ferdinando Nardone