Nel secondo trimestre 2018, le transazioni immobiliari sono state 209.243 con un aumento del 4,7% rispetto allo stesso trimestre del 2017 e dell’1,6% rispetto al trimestre precedente. E’ quanto risulta dai dati dell’Istat sulle compravendite e mutui di fonte notarile che sottolinea la conferma la tendenza al recupero del mercato immobiliare, con un incremento di circa il 39% rispetto ai valori minimi di fine 2013. Tuttavia, rimane ancora un gap, quasi il 4%, nei confronti dei livelli medi del 2010.
Nel complesso, in base ai dati dell’Istat, l’incremento congiunturale interessa soprattutto il Nord-ovest (+3,0%), il Nord-est (+2,7%) e, in misura minore, il Centro (+0,4%). Al Sud le transazioni sono stabili rispetto al trimestre precedente (0,0%) mentre risultano in flessione nelle Isole (-1,3%). Il settore abitativo segue l’andamento generale, il comparto economico segna invece variazioni positive nel Nord-ovest (+6,9%),nel Nord-est (+0,6%), negative nel Centro (-6,5%), nelle Isole (-3,0%) e al Sud (-1,5%). Su base annua il settore abitativo riflette l’andamento generale (+5,1%) e, al contrario, il comparto economico registra un lieve calo (-0,6%). Rispetto al secondo trimestre del 2017, l’incremento registrato per l’abitativo nel periodo aprile-giugno riguarda tutte le aree geografiche del Paese – Nord-est +7,2%, Isole +6,7%, Nord-ovest +5,4%, Sud +3,4% e Centro +3,0% – e tutte le tipologie di comuni (città metropolitane +5,1% e piccoli centri +5,0%). Per il settore economico le transazioni risultano in crescita su base annua nel Nord-ovest (+2,9%), sono sostanzialmente stabili nel Nord-est (+0,4%) e diminuiscono al Centro (-4,5%), nel Sud (-3,4%) e nelle Isole (-1,4%).