Diversi gli eventi organizzati in questi giorni tra Sannio e Irpinia dper la celebrazione della Giornata Internazionale dedicata alla lotta contro la violenza di genere. I Convegni sono stati organizzati dall’Associazione #avantiDonne della coordinatrice Vittoria Principe, che è anche componente della Commissione regionale delle Pari Opportunità . Il primo incontro si è tenuto a Bonea il 3 Novembre, organizzato dalla referente di zona della stessa Associazione Natascia Perone, educatrice e criminologa. Tra i partecipanti Sofia Cozza, psicologa; Alessandra Iadevaia avvocato e Giuseppina Maria Pastore Presidente Associazione “Il filo di Arianna”. Il Convengo ha trattato tre temi basilari: la violenza assistita, un fenomeno ancora invisibile in Italia ma che provoca conseguenze psicologiche al bambino che assiste continuamente alle violenze perpetrate dal padre nei confronti della madre. Si è discusso, poi, del Decreto Pillon soffermandosi su due articoli il 7 e l’11 che ridurrà i minori, figli di separati, a valigie o pacchi postali. Questo decreto apporterebbe un arretramento dell’Italia e pone al centro dell’attenzione non più il bambino e le sue necessità ma gli adulti, contrapponendosi, inoltre, alla Convezione di Istanbul che nega la mediazione familiare in caso di violenza. Il Convegno si è chiuso discutendo di prevenzione alla violenza di genere, e illustrando l’importanza dell’educazione la Presidente dell’Associazione, Vittoria Principe, ha spiegato in maniera esaustiva l’importanza della rete quale cerchio di protezione che avvolge la donna e l’importanza di una diffusione dell’educazione “rispetto”. Il secondo incontro è stato organizzato il 25 Novembre a Vitulano, dalla referente di zona dell’associazione Enza D’Afflitto e ha visto la partecipazione della dott.ssa Natascia Perone, insieme all’assistente sociale, che hanno rappresentato il ciclo di violenza e delineato l ‘iter e l’importanza del lavoro all’interno dei Centri Antiviolenza. Toccante e significativa è stata la testimonianza di Adriana Esposito, madre di Stefania Formicola, vittima di femminicidio. Forte è stato l’appello della donna “Non andate all’ultimo appuntamento, mia figlia ci ha rimesso la vita”. I lavori sono stati chiusi dalla coordinatrice dell’associazione, Vittoria Principe, che ha sostenuto con forza le ragioni della denuncia, il coraggio delle donne, l’aiuto alle stesse con leggi giuste ed opportune. L’ultimo incontro è stato organizzato il 26 Novembre a Roccabascerana progettato dalla dottoressa Landolfi e si è discusso sui minori, vittime inconsapevoli della violenza di genere. Una serie di appuntamenti importanti dunque, in considerazione di quanto accade nel mondo in questo momento: la sensibilizzazione, il parlare di argomenti spesso taciuti o nascosti sotto apparenti normalità è l’unica strada per far emergere situazioni che diversamente possono sfociare e sfociano sempre più spesso