Amplia ulteriormente il calo Piazza Affari dopo l’avvio degli scambi Usa. A pesare l’arresto shock della figlia del fondatore di Huawei. L’indice Ftse Mib cede il 3% a a18.755 punti. Tra i titoli più colpiti Diasorin (-6,6%), frenata dal taglio della raccomandazione a ‘hold’ da parte di Kepler Cheverux, Fineco (-6,5%) e Saipem (-4,8%), penalizzata insieme a Eni (-2,2%) dalle quotazioni del greggio.
Tra i bancari, con lo spread tra Btp e Bund in rialzo vicino a quota 290 punti, scivolano Unicredit (-4,5%), Banco Bpm (-4,2%) e Intesa (-3,9%). Sotto pressione Stm (-4%).
Ampliano il calo le principali borse europee con i futures Usa in rosso, nel giorno della ripresa degli scambi a Wall Street dopo la pausa della vigilia per i funerali dell’ex-presidente George Bush senior e dopo dati sull’occupazione inferiori alle stime degli analisti. Milano (Ftse Mib -2,7%) è la peggiore, preceduta di poco da Francoforte (-2,6%), Parigi (-2,5%), Londra (-2,4%) e Madrid (-2%). La vicenda Huawei penalizza i produttori di semiconduttori da Ams (-7,35%) a Siltronic (-5,32%), da Stm (-4,63%) ad Asm (-3,54%). Sotto pressione, con il calo del greggio, i petroliferi Tullow (-5,43%), Aker Bp (-5,3%), Lundin (-4,64%), Shell (-3,38%), Repsol (-3%), Total (-2,32%) ed Eni (-2,37%).