“Tu sai cosa vuol dire portare in grembo la vita e sentire intorno l’indifferenza, il rifiuto, a volte il disprezzo. Per questo ti chiedo di stare vicina alle famiglie che oggi a Roma, in Italia, nel mondo intero vivono situazioni simili, perché non siano abbandonate a sé stesse, ma tutelate nei loro diritti, diritti umani che vengono prima di ogni pur legittima esigenza”. Così si è espresso Papa Francesco nella sua preghiera di ieri all’Immacolata dopo aver ricordato Giuseppe e Maria preoccupati per la nascita del loro bambino dovendo lasciare il loro paese, Nazareth, e andare a Betlemme.
“Pensando al bene comune di questa città, ti preghiamo per coloro che rivestono ruoli di maggiore responsabilità: ottieni per loro saggezza, lungimiranza, spirito di servizio e di collaborazione”. Così il Papa nella preghiera all’Immacolata in Piazza di Spagna. “Penso anche a una grazia ordinaria che fai alla gente che vive a Roma – ha detto Francesco -: quella di affrontare con pazienza i disagi della vita quotidiana. Ma per questo ti chiediamo la forza di non rassegnarci, anzi, di fare ogni giorno ciascuno la propria parte per migliorare le cose”.