Gode buona salute il mercato immobiliare in Lombardia, e lo stato dovrebbe essere positivo anche nel prossimo anno. Sulla nostra regione, soprattutto a Milano, continua ad appuntarsi l’attenzione degli investitori istituzionali , italiani e stranieri, sia pure meno consistente rispetto all’eccezionale 2017. Bene, ma solo fino a un certo punto: perché Milano ha una capacità territoriale limitata e corre il rischio di non riuscire soddisfare la domanda. E’ necessario quindi coinvolgere, con una politica di incentivi e di promozione, anche le province che gravitano sul capoluogo (circa 7 milioni e mezzo di abitanti su un totale di 10 milioni dell’intera regione) ma non godono della medesima attrattività.
“La Lombardia – hanno detto Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari e Luca Rossetto di Casa.it presentando il Rapporto 2018 – ha un numero di compravendite superiore a quello del Belgio e si avvicina a quello del Portogallo, confermandosi anche nel 2018 come un mercato a parte rispetto al resto del Paese, e rappresenta il primo mercato immobiliare d’Italia, concentrando il 22,8 % delle compravendite residenziali nazionali.”
Rispetto al 2017 la crescita delle transazioni nella regione ha vissuto un’ulteriore accelerata, incrementandosi del 13,8% (quasi cinque punti in più sul comunque positivo risultato nazionale del comparto residenziale).
Il numero di compravendite concluse in Lombardia dovrebbe attestarsi entro la fine dell’anno a 140 mila unità immobiliari, contro le 123 mila registrate nel 2017 in uno scenario nazionale di 610 mila transazioni (in crescita dell’8,9% rispetto all’anno precedente).
Nel 2018 i prezzi medi di vendita sono tornati al 95,8 % del valore nominale registrato nel 2007, con una crescita dell’1,2% rispetto al 2017. In Italia, invece, in media le quotazioni hanno proseguito la discesa (pur mostrando un significativo rallentamento) perdendo lo 0,1% sull’anno precedente e fermandosi a quota 83,9% dei valori rilevati nel 2007.
Il 2019 in Italia si dovrebbe caratterizzare per un arresto del calo dei prezzi medi delle abitazioni, che rimarranno invariati rispetto al 2018, mentre in Lombardia è prevista una lieve accelerazione della crescita delle quotazioni, con un incremento nell’ordine dell’1,5%. E nel 2020 si dovrebbe arrivare a una crescita dei prezzi del 4,2%, assistendo al contempo anche a un primo ricarico dei prezzi a livello nazionale, attorno all’1% rispetto al 2018, pur rimanendo ancora stabilmente al di sotto dei valori pre-crisi.
A Milano la rinnovata qualità urbana, unita al consolidamento dei fondamentali economici della città, ha reso il capoluogo lombardo una delle mete più ambite come destinazione di studenti lavoratori, turisti, imprese e investimenti. A fine anno si prevedono 36 mila compravendite, per un incremento dell’8,4% sul 2017, con un fatturato di 10,6 miliardi di euro.
Tutti i capoluoghi di provincia registrano un segno positivo.
Nel panel di commento, moderato da Francesca Zirnstein di Scenari Immobiliari, interventi di Marco Daviddi – E&Y; Corrado de Francisco – Lendlease; Clemente Di Paola – Atlantica Real Estate; Marco Grumetti – Fiaip Lombardia; Luca Guffanti – Ance Lombardia; Guido A. Inzaghi – Belvedere, Inzaghi & Partners; William Maggio – Dovevivo; Antonio Mazza – Aareal Bank; Massimiliano Morrone – UnipolSai Investimenti Sgr; Roberto Nicosia – Colliers International.