È morto il tifoso dell’Inter investito mercoledì 26 dicembre da un van prima della partita Inter-Napoli. Lo conferma la Questura del capoluogo lombardo. L’incidente è avvenuto durante gli scontri tra tifosi nei pressi dello stadio Meazza.
Un van, con a bordo “probabilmente” supporter partenopei, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato assalito da ultrà nerazzurri con bastoni e mazze. Sono nati quindi degli scontri e successivamente, quando il mezzo è ripartito, ha travolto il tifoso.
Gli interisti sapevano perfettamente dove e quando intervenire, erano forse addirittura stati avvisati da complici del passaggio della carovana azzurra. Le auto si bloccano, i napoletani escono terrorizzati dai mezzi accerchiati e colpiti, in quattro (nessuno di loro appartenente ai gruppi del tifo organizzato napoletano, secondo quanto riferito dalla Questura di Napoli) vengono aggrediti: Giovanni Stabile, 43 anni, viene accoltellato all’addome, Angelo Iazzetta, 39, è raggiunto da un colpo di lama al braccio e portato in ospedale a Rho; Angelo Simone, di 37 anni, e il quarantenne Luigi Corrente, subiscono lesioni meno gravi.
Un piano di guerriglia studiato a tavolino, in ogni minimo dettaglio. Per settimane le frange del tifo violento interista, varesino e nizzardo hanno curato la preparazione dell’assalto ad una carovana di tifosi del Napoli in trasferta a Milano. E mercoledì pomeriggio è scattato il raid. Un’azione premeditata, come sottolineerà lo stesso questore del capoluogo lombardo Marcello Cardona commentando quei minuti di puro terrore scatenati alla vigilia di Inter-Napoli. Bilancio: un morto e quattro feriti.Intanto arrestati tre ultrà interisti.