Così il ministro dell’ Interno ha voluto rispondere, in diretta Facebook, ai sindaci che si stanno rifiutando di applicare il suo decreto.
“Non applicate il decreto sicurezza? Fate i sindaci e fate il vostro lavoro.” “Se c’è una legge approvata dal Parlamento, dal governo e firmata dal Presidente della Repubblica, si rispetta. E’ troppo facile applaudire Mattarella quando fa il discorso in televisione a fine anno e due giorni dopo sbattersene”.
E’ la prova che Salvini non ha capito niente e che viviamo in mondi diversi. Io sto agendo da sindaco”. Così il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha replicato al vice premier Matteo Salvini che lo ha invitato a dimettersi.
Anche Giuseppe Sala ha lanciato un appello: “Ministro Salvini, ci ascolti e riveda il decreto sicurezza, così non va!”.
E l’Anpi che si schiera con i sindaci che “hanno deciso di sospendere l’attuazione di quelle parti della legge sicurezza e immigrazione inerenti l’attività dei Comuni”. Si è espressa così, la presidente Carla Nespolo. “La coraggiosa decisione di Orlando e di altri Sindaci di non dare attuazione a tale articolo apre anche sul terreno istituzionale quel percorso di resistenza civile che da tempo Anpi aveva auspicato non contro questo Governo in quanto tale, ma contro i provvedimenti che negassero i fondamentali diritti costituzionali ribaditi dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”.
Ferdinando Nardone