Il Tricolore nato a Reggio Emilia,in origine fu lo stendardo della Repubblica Cispadana, per poi ospitare lo stemma dei Savoia e infine convertirsi nella bandiera italiana nel giugno 1946 con un decreto del presidente del Consiglio, poi trasformato in Articolo della Costituzione. Il capo dello Stato ha voluto mandare un messaggio : “Riaffermare i valori della nostra identità in un contesto internazionale che ci vede, raccolti nella comune casa europea, fermi sostenitori della pace e della cooperazione tra la gente”.
«Si celebra oggi il 222esimo anniversario del Tricolore, simbolo della patria. Da Reggio Emilia la nostra bandiera è stata il testimone di tutti gli avvenimenti che hanno segnato il Risorgimento e la conquista dell’unità d’Italia, sino alla repubblica. Un cammino distinto da momenti di grande entusiasmo e anche da terribili sofferenze, superate con la tenacia, la caparbietà e l’eroismo di un popolo che non ha mai rinunciato a voler dare ai propri figli un futuro migliore».
Quest’anno, ospite della celebrazione, è stata la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati che ne ha dato il via.
Infine da segnalare è un fuori programma in Piazza Prampolini, dove si è tenuto l’evento, un 72enne ex operaio durante la cerimonia dell’alzabandiera ha gridato: “Accoglienza a casa nostra”, un frase che ha destato clamore visto il tema attualissimo dell’immigrazione con la nave Sea Watch con a bordo 49 migranti che non trova approdo.
Ferdinando Nardone