I prezzi sono scesi dell’1,2% (nel Isem18 rispetto al IIsem17) per le soluzioni di nuova costruzione in centro direzionale e dell’1,9% per quelle in palazzine residenziali. Le tipologie usate segnalano rispettivamente un calo dell’1,2% e dell’1,8%. I canoni di locazione degli uffici nei centri direzionali sono diminuiti dello 0,4% se nuovi e dello 0,2% se usati; per le soluzioni in palazzine residenziali la contrazione è stata dello 0,5% (nuovo) e dell’1,6% (usato). Dall’inizio della crisi gli uffici usati hanno perso il 38,3% del loro valore e quelli di nuova costruzione o ristrutturati il 35,2%. I canoni di locazione si sono ridimensionati del 35,3% per le tipologie usate e del 36,6% per quelle nuove. Nel primo semestre del 2018 si sono compravenduti 4722 spazi a destinazione terziaria.
Anche sul segmento degli uffici prevalgono coloro che scelgono la locazione (77,8%) mentre il 22,2% cerca uffici da acquistare. Le tipologie più richieste sono quelle dalla metratura fino a 150 mq ricercate dal 76,4% degli acquirenti e dal 77,1% di chi cerca soluzioni in affitto. La maggioranza delle richieste è per aprire studi professionali, spesso anche all’interno di contesti residenziali, nei centri delle città o comunque nei quartieri ben serviti.
L’analisi dell’offerta evidenzia percentuali del 33,5% di immobili in vendita e del 66,5% in locazione. Dalle interviste fatte alla nostra rete risulta che gli uffici sono quelli che stanno soffrendo maggiormente, a meno che non siano altamente performanti, quindi cablati e di nuova concezione, ben collegati o in zone facilmente raggiungibili e servite da ampi parcheggi. L’offerta immobiliare che non risponde a questi criteri di qualità è attualmente penalizzata, in particolare i centri direzionali di vecchia data con elevate spese di gestione. Riscontrano invece successo tra investitori e società le soluzioni di nuova costruzione di cui, ad esempio, Milano offre importanti esempi: da “City Life” a “Porta Nuova” senza dimenticare “Symbiosis”.