Per ogni grande città si è calcolata la percentuale di acquirenti già residenti in città, che arrivano dall’hinterland e che provengono da altre province italiane.
L’analisi ha messo in evidenza che Firenze e Milano sono le città con le percentuali più alte di acquisti da parte di persone in arrivo da altre province. A Firenze si registra l’81,4% di compravendite da parte di residenti, il 5,7% in arrivo dall’hinterland e il 12,9% sono persone in arrivo dalle diverse province dello stivale (questi ultimi sono in lieve aumento rispetto al primo semestre 2017 che registrava il 12,3%). A Milano, invece, l’80,7% degli acquisti è stato concluso da residenti, il 6,7% da persone dell’hinterland cittadino (nel primo semestre 2017 rappresentavano il 7,1%) e il 12,6% provengono da altre province. Spesso gli acquirenti in arrivo da altre province sono investitori: a Firenze sono il 33,3% del totale, a Milano sono il 28,9%. Per quanto riguarda le compravendite da parte di acquirenti in arrivo da altre province Bari, Roma e Torino segnalano rispettivamente 10,3%, 7,8% e 7,7%.
Seguono le altre grandi città che hanno una più bassa percentuale di transazioni immobiliari concluse da persone in arrivo da altre province: Bologna 5,5%, Palermo 4,6%, Napoli 3,8%, Verona 3,0% e Genova 1,5%.
Dato interessante quello che mostra come in alcune delle grandi città a comprare siano quasi esclusivamente persone già residenti: a Genova ben il 94,1%, a Roma l’87,9% e a Verona l’86,9%. Inoltre, Torino e Napoli sono le metropoli nelle quali la percentuale di acquisti da parte di persone provenienti dall’hinterland è più elevato: in entrambi i casi si attesta al 12,9%.