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«L’Aeronautica è Caserta»

«L’Aeronautica militare è Caserta e, come l’esercito con la Brigata Garibaldi, vive con Caserta. La si vuole allontanare per forza dalla Reggia? Non so se sia giusto, ma esistono alcune soluzioni pratiche e rapide». Così il sindaco del capoluogo di Terra di Lavoro Pio Del Gaudio che non nasconde la sua amarezza su una vicenda che continua a far discutere anche all’indomani della visita del ministro Pinotti nella Reggia per un sopralluogo alla Scuola Sottufficiali dell’Aeronautica Militare. Visita che aveva fatto seguito  all’annuncio del ministro Franceschini di trasferire l’Arma Azzurra in un’altra sede.

Sindaco, come commenta la vicenda, ma soprattutto quale è la sua posizione?

«La vicenda è complessa e meriterebbe approfondimenti che richiederebbero pagine e pagine di riflessioni. Dal 2011 ho condotto, spesso da solo, una battaglia di casertanità e difesa del Monumento. Con la mia maggioranza abbiamo, a volte, fatto scelte difficili o provocatorie, ma nell’esclusivo interesse della città. Abbiamo chiesto nel tempo un’attenzione nazionale sul tema. Assistevamo passivi a dichiarazioni e comportamenti del ministero dei Beni Culturali e dei funzionari locali che non convincevano la cittadinanza e allontanavano la città dal monumento che è il suo simbolo.  Diminuivano i visitatori e turisti  nel silenzio assoluto».

E con la Regione?

«Con il presidente Caldoro, approfittando della possibilità di utilizzare le risorse comunitarie, ci adoperammo affinché “alla Reggia“ fossero destinati i famosi 21 milioni di euro, spesso citati impropriamente. Le uniche risorse effettivamente esistenti. Tali somme, grazie alla Regione, oggi sono disponibili per la manutenzione e la ristrutturazione delle facciate.  Le gare, non si capisce bene perché, non  si sono ancora completate, tra annunci e rinvii».

E con il ministro Bray, con il quale sembrava esserci un’intesa?

«Con il ministro Bray, nonostante la nemesi storica che ogni tre anni  impone a qualcuno di destra e di sinistra di provare a cacciare l’Aeronautica dalla Reggia, definimmo, speravo, di garantire alla Reggia il sostegno essenziale e irrinunciabile dell’Aeronautica. 573 famiglie, la presenza di circa 180.000 avieri in 10 anni garantiscono alla Città ed alla Reggia di Caserta  un appoggio  economico e  di cuori  pulsanti irrinunciabile».

Poi l’intervento inaspettato del ministro Franceschini…

«Certo, male informato dai parlamentari locali del Pd, Franceschini ha annunciato che l’Aeronautica deve lasciare la Reggia. Due giorni dopo, a rotta di collo, il ministro della Difesa è piombata a Caserta e in un confronto garbato e sereno  ha affermato che l’Aeronautica  rimarrà a Caserta ma non ha detto dove e che comunque il trasferimento, sarà molto, molto lento.   Con il rispetto  istituzionale dovuto alle due altissime cariche del governo nazionale  affermo: “Va bene, basta che l’Aeronautica rimanga a Caserta, ma sarà molto importante individuare con chiarezza un percorso che: coinvolga la città e le istituzioni locali; indichi il  progetto preciso di utilizzazione degli spazi occupati oggi dall’Aeronautica; individui le risorse con le quali  tale progetto sarà realizzato, per evitare che quelle aree oggi egregiamente vissute e mantenute siano abbandonate a se stesse; individui in maniera chiara dove si trasferirà l’Aeronautica».

Cosa la fa arrabbiare?            

«Questo: oggi leggo, dalle dichiarazioni di autorevoli esponenti del Pd, che il centrodestra avrebbe cambiato idea. Paradossale. E’ troppo. La mia idea  e della mia maggioranza, quella del Consiglio comunale, è sempre la stessa. L’Aeronautica  deve rimanere a Caserta  e preferibilmente nella Reggia. Non si può parlare di rilancio di un contenitore fantastico se, invece di costruire idee e percorsi , con spot elettorali e contraddittori mal riusciti, si parla di Aeronautica invece di parlare degli  obblighi o dei compiti, spesso mal svolti, del ministero dei beni culturali. Si parla di spostamenti improbabili invece di definire tempi e procedure per affidare le gare, per iniziare i lavori di ristrutturazione delle facciate al fine di eliminare quelle orride impalcature che mortificano la Città. Il ministro Franceschini, male informato, ha  fatto una fuga  in avanti  e il ministro Pinotti ha riportato il ragionamento su binari giusti in modo imbarazzato, credetemi, ma  responsabile e concreto  perché è venuto a visitare la Reggia personalmente ed ha visto e compreso  bene tutto».

Lei parla di altre collocazioni in città per l’Aeronautica, quali potrebbero essere? 

«Il Distretto militare, l’Ospedale Militare quasi  in disuso potrebbero essere soluzioni idonee. Strutture imponenti ed importanti  vicinissime alla Reggia e soprattutto alle aree che con fondi comunitari, circa 40 milioni di euro, il Comune ha costruito per l’Arma Azzurra. Una soluzione eventuale che potrebbe anche cancellare un altro paradosso nazionale: il governo manda l’esercito nella Terra dei Fuochi per garantire sicurezza a Terra di Lavoro e poi allontana dalla Reggia un’altra forza armata che qui garantisce le stesse funzioni».

Quale sarà il suo prossimo passo?

«Troppe discussioni in questi giorni. Questo dirò al ministro Franceschini appena lo vedrò.  Lo inviterò a Caserta a confrontarsi con chi sul tema Reggia combatte tutti i santi giorni. Naturalmente, non a Roma, ma a Caserta».

 

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