Le banche italiane spingono verso il ricambio generazionale dei dipendenti. Negli anni della crisi, dal 2012 al 2018, i primi otto gruppi bancari italiani hanno assunto 20.550 giovani con età inferiore ai 35 anni. E’ quanto emerge da una analisi della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi).
Circa il 57% delle assunzioni complessive ha riguardato personale femminile e il 43% il personale maschile. I nuovi ingressi hanno bilanciato i 40.000 esuberi del settore già completati, tutti gestiti solo con pensionamenti e prepensionamenti volontari. In Europa, si è assistito, contemporaneamente, alla perdita di 328.000 posti di lavoro in banca: per il 70% di questi (circa 229.000) si è trattato di licenziamenti.