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DIRITTI DEI LAVORATORI: SCENDONO IN PIAZZA I TRE SINDACATI

Grande partecipazione per il corteo svoltosi nella giornata del 9 Febbraio a Roma, nel quale i tre più importanti sindacati italiani, Cgil, Cisl e Uil sono scesi attivamente in piazza per chiedere al governo una nuova politica economica basata su ingenti investimenti e lavoro.

La manifestazione si è poi spostata in una Piazza San Giovanni,  popolata da 200.000 persone che sventolavano le bandiere con su scritto lo slogan “Futuro al lavoro”, nella speranza di ottenere una rivalutazione dei diritti per pensionati e lavoratori di oggi e del domani.

La contestazione alla politica attiva del lavoro ha coinvolto manifestanti di tutte le età, ed ha preso voce grazie agli interventi dei segretari dei tre sindacati.

Il primo a prendere parola è stato il segretario della Cgil, Maurizio Landini “ Spero che il governo stia ad ascoltare quello che sta accadendo nel proprio paese, già in due incontri gli abbiamo spiegato la nostra piattaforma. Senza un piano di investimenti pubblici e privati, non si creano posti di lavoro”.

A seguire c’è stato l’intervento della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che ribadisce il pensiero di Landini sugli investimenti, ponendo anche l’accento sulle opere pubbliche. “ Il Governo sblocchi le grandi e le medie opere strutturali, colleghi il Nord col Sud ed il resto del paese con l’Europa, ed investa nell’informazione, nell’innovazione e nella ricerca. Esattamente il contrario di quanto è stato fatto”.

L’ultimo dei tre segretari a contestare la politica del lavoro del nuovo governo è stato Carmelo Barbagallo, segretario Uil. “Il Governo non può essere autoreferenziale perché l’economia sta andando male e un governo del cambiamento non può cambiare il paese in peggio. Si confronti con i sindacati”.

A cura di Paolo Solombrino

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