“Spero ci stia guardando e sia orgoglioso di quanto sono riuscito a fare”. Francesco Molinari dedica il trionfo all’Arnold Palmer Invitational al campione americano (Palmer) scomparso nel 2016. “E’ sempre un piacere giocare questo torneo – ha spiegato il torinese – e vincerlo è davvero speciale. E so che posso realizzare punteggi bassi su ogni campo da golf”. Molinari non nasconde la gioia per il successo, e poi un drink (“avrei bisogno di berne altri”). Il fuoriclasse torinese dopo la seconda gemma in carriera sul PGA Tour si sbottona il red cardigan – simbolo della rassegna – e si lascia andare. Nei suoi occhi la felicità di un ragazzo che sa di essere diventato grande. All’età di 36anni Molinari sta scalando le classifiche mondiali (ora è settimo) a suon di successi. Dopo un 2018 stellare l’azzurro è partito forte pure nel 2019. “So che posso realizzare punteggi bassi su ogni campo da golf”. La sicurezza, non solo sotto il profilo del gioco, ma soprattutto riguardo quello mentale, è diventata l’arma vincente dell’azzurro. Diventato un campione pure a livello d’incassi. La rimonta show sul green del Bay Hill Club & Lodge è valsa all’azzurro una “borsa” da 1.638.000 dollari.