Cultura

FOTOGRAFIA DI UNA STORIA, la mostra itinerante dal 22 marzo fino al 26 aprile arriva in Biblioteca nazionale. D’Amelio: una mostra sulle storia del movimento delle donne carica di attualità e di futuro

Si conclude il 22 marzo, con l’esposizione presso la Biblioteca Nazionale di Napoli fino al 26 aprile, il viaggio della Mostra itinerante dal titolo “Femminismo e movimenti delle donne a Napoli e in Campania 1968-2018” curata da Luisa Festa e promossa dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Campania in collaborazione con la Commissione Regionale Pari Opportunità, la Consulta per la Condizione della donna e l’Osservatorio sul fenomeno della violenza sulle donne.

La mostra, inaugurata il 20 marzo 2018 nella sede del Consiglio Regionale della Campania, è stata esposta al liceo G. B. Vico di Napoli e in 13 comuni piccoli e grandi della regione, riscontrando una forte partecipazione, con migliaia di visitatori su tutto il territorio regionale. Dal 22 potrà essere visitata a Napoli, arricchita delle foto raccolte nelle diverse tappe e dalla Mostra bibliografica e multimediale “Rivolta nella Rivolta“ a cura del Fondo Soggettività Femminile -Emeroteca della Biblioteca Nazionale con la partecipazione del Centro Documentazione Condizione Donna – Archivio e Biblioteca di Genere del Comune di Napoli.

L’itinerario della mostra Rivolta nella rivolta, in particolare, si sviluppa in sette teche tematiche che documentano la storia del movimento femminista dagli anni Sessanta ad oggi attraverso testimonianze e materiale iconografico e multimediale della biblioteca (in particolare del Fondo Soggettività Femminile e dai fondi di storia contemporanea dell’Emeroteca) e quelli dell’Archivio della memoria delle donne del Comune di Napoli.

“E’ per noi motivo di vanto e orgoglio poter esporre in un luogo culturale così autorevole, quale è la Biblioteca nazionale di Napoli, la nostra mostra sul femminismo – ha dichiarato Rosetta D”Amelio, Presidente del Consiglio regionale della Campania – per tutto l’anno la mostra è stata esposta in molte località della Regione, con l’obiettivo, riuscito, di dare voce alle testimonianze della storia delle donne e di suscitare tra associazioni, stidenti, collettivi di donne, una riflessione collettiva su come e se, gli apparati, le relazioni sociali, si sono fatti attraversare dal pensiero e dalla libertà femminile nella nostra regione”.

“Voglio ringraziare – ha continuato D’Amelio – il Direttore della Biblioteca e il Fondo Soggettività Femminile Emeroteca per l’ospitalità e il ricco e prezioso materiale bibliografico e multimediale che è stato messo a disposizione; il Centro di Documentazione Condizione Donna -Archivio e Biblioteca di Genere del Comune di Napoli che per la prima volta ha consentito che i documenti fossero esposti fuori dalla loro sede; i Comuni che hanno ospitato la mostra, la Consulta regionale femminile, la Commissione regionale Pari Opportunità e l'”Osservatorio sul fenomeno della violenza contro le donne per aver promosso e creduto in questo progetto, Luisa Festa per la passione con la quale ha scattato i momenti più inportanti, consentendo una memoria da trasmettere ai giovani, le scuole che hanno colto l’occasione per far conoscere la storia del movimento delle donne e delle loro conquiste, oggi purtroppo seriamente messe in discussione da scelte e politiche che rischiano di farci tornare indietro e che ci impongono di non abbassare la guardia”.

Il 22 marzo il programma della giornata prevede alle 9.30 l’inaugurazione e l’incontro degli studenti, che ci restituiranno la loro riflessione, con due testimonianze del femminismo napoletano, Anna Santoro e Annamaria Crispino.

Alle 14.30 tavola rotonda con le protagoniste del femminismo di eri e di oggi per provare a riprendere un cammino comune, coniugando l’impegno per la difesa dei diritti delle donne con il desiderio di libertà e di un futuro nel quale possa realizzarsi pienamente la differenza di genere.

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