È uscito Enigmi e dintorni, opera di Raffaele Aragona che si propone come un vero e proprio viaggio nel mondo degli enigmi: tra l’enigmistica classica, la “ludolinguistica” e la letteratura potenziale, il lettore è chiamato ad inoltrarsi negli spazi più reconditi della parola, alla scoperta di potenzialità linguistiche probabilmente mai nemmeno sospettate.
Enigmi e dintorni riunisce brevi testi pubblicati settimanalmente su “Il Mattino” di Napoliper una rubrica di enigmistica che contiene una scelta così ampia da esaurire quasi tutte le possibilità di generi e stili.
Ogni testo è accompagnato da commenti di carattere storico e illustrativo che testimoniano la crescita negli ultimi decenni dell’interesse per i giochi di parole in generale e per quella che è definita “ludolinguistica”.
Tale interesse si deve soprattutto all’opera di divulgatori come Giampaolo Dossena, Stefano Bartezzaghi ed Ennio Peres e di studiosi come Sal Kierkia e Giuseppe Aldo Rossi, nonché di Umberto Eco, che si è spesse volte e con maestrìa affacciato su questo mondo affascinante della parola giocata.
Non è parso da trascurare l’apporto della “letteratura potenziale” dell’Oulipo e dell’Oplepo che – almeno parzialmente – hanno ampliato il campo della ludolinguistica, anche se con modalità e intenti decisamente diversi (più letterari che ludici), e che – francese il primo e italiano il secondo – seguono da decenni quanto instaurato e promosso da Raymond Queneau, Georges Perec e Italo Calvino.