Oggi a Napoli si è tenuta la prima conferenza stampa della Fondazione Ravello per la 67esima edizione del Ravello Festival. Un Festival reinventato e rinnovato una vera e propria “Rifondazione Ravello” che propone un programma musicale articolato in cinque sezioni per un periodo che abbraccia più mesi e più stagioni, dalla primavera all’autunno. Come ha precisato il commissario della Fondazione Ravello, Mauro Felicori, durante l’apertura della conferenza. “In un Italia che c’invoglia a “fare sistema”, noi abbiamo iniziato con Ravello Festival. Abbiamo scelto il modello a rete e scelto i maggiori successi e prestigi campani. Partendo dal Teatro di San Carlo. Abbiamo scelte le grandi orchestre italiane e i migliori palcoscenici italiani.” Infatti, è il teatro San Carlo a curare la programmazione con la supervisione della Sovrintendenza, Rossana Purchia. Anche lei presente in conferenza, che non ha nascosto l’emozione e ha precisato: “Sono veramente felicissima. Giornata importantissima per la cultura del nostro territorio. Questa è la prova che si può lavorare a rete e rendere il nostro territorio efficiente. È stato bellissimo ridare una dignità alla nostra cultura e ridare il giusto contributo ad una città meravigliosa come Ravello.” Ha poi precisato il direttore artistico del Teatro San Carlo, Paolo Pinamonti. “La giornata d’apertura, sarà affidata al maestro Juraj Valcûha che dirigerà l’orchestra del Teatro San Carlo, omaggiando da tradizione il nume tutelare del Festival, Richard Wagner, affiancandolo a Giuseppe Martucci, uno dei più insigni musicisti del nostro Paese. L’obiettivo di quest’anno è recuperare il vero festival, quello del primo 900. Studiando nei maggiori dettagli il sinfonismo italiano recuperando quello che negli inizi del 900 in Campania si compieva. La grande novità, è l’occasione offerta ai giovani, allievi dei Conservatori campani e di altre città ospiti di esibirsi a Ravello, luogo privilegiato, che diventa così incontro tra alta formazione accademica e attività professionale. “La meglio gioventù”, questo titolo della sezione curata da Antonio Marzullo, Segretario Artistico del Teatro Verdi di Salerno, altro partner della Fondazione, che ospiterà solisti, cori e orchestre dei conservatori per un repertorio classico. Porteranno il Festival fuori dalle mura di Villa Rufolo disseminando il talento emergente nelle piazze, nei giardini e nelle tante splendide storiche chiese di Ravello. -ha poi concluso – ” Ci crediamo molto a questo progetto e a questa nuova idea, non sarà il solito Festival a cui siamo abituati ma un Festival come momento di conoscimento culturale.” La conferenza si è tenuta nel Palazzo della Regione Campania, in Sala de Sanctis in via S. Lucia 81. Presenti all’evento il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha commentato entusiasta questo rinnovamento e questa nuova identità del Festival. “Questo Festival è qualcosa di magico, un vero sviluppo della cultura. Viene recuperato in qualche modo quello che era il Festival musicale. Mi piace pensare che questo Festival sia una Vetrina della nostra Italia e del nostro paese. Mi piace molto questa iniziativa dei conservatori e della valorizzazione dei giovani. A mia conoscenza Ravello è il posto più bello del mondo.”
Alessandra Martino