L’indicatore anticipatore sull’andamento dell’economia italiana messo a punto dall’Istat ha segnato a maggio “un’ulteriore diminuzione seppure di minore entità rispetto al mese precedente, suggerendo la persistenza di uno scenario di moderazione dei livelli di attività economica”.
Lo rende noto l’Istituto di statistica sottolineando che nell’ultimo mese si è protratta la situazione di incertezza sul futuro delle relazioni commerciali internazionali, in particolare tra Usa e Cina.
A rallentare ancora a maggio è stata peraltro anche l’attività dei servizi. L’indice Pmi calcolato da IHS/Markit fra i direttori acquisti, è sceso a 50 punti da 50,4 di aprile.
Tuttavia il dato è migliore delle attese degli analisti che lo avevano previsto a 49,8, sotto quota 50, soglia di demarcazione tra espansione e contrazione del ciclo. L’indice Pmi composito, sul settore manifatturiero e dei servizi, sale a 49,9 punti da 49,5.