“Sono uscito da poco dal carcere di Poggioreale,dove nel pomeriggio si è consumata una vera e propria rivolta nel padiglione Salerno, dove sono 244 detenuti.Il pretesto iniziale è stata la condizione sanitaria di un giovane detenuto al secondo piano De Luca Luciano. Poi le condizioni igieniche sanitarie, il sovraffollamento, le condizioni delle singole celle, intonaci consumati dall’umidità e dalla muffa, perdite di acqua che rischiano di andare a contatto con fili elettrici scoperti. Sono disponibili da tempo dal Provveditore Regionale delle Opere pubbliche del Ministero delle Infrastrutture 12 milioni di euro per lavori sia al padiglione Salerno che Livorno, Milano e Napoli. Si sono fatti sono dei sopralluoghi. Il rischio è che i lavori siano fatti tra due anni! Ci vuole un commissario ad acta per questi lavori, prima che sia troppo tardi.Lo spazio fisico, sensibile e significativo, spazi vitali aggregativi e ricreativi,la mancanza di vuoti comunicativi e relazionali con la famiglia sono stati già oggetto di sanzione della Corte Europea. Alla persona che sbaglia va tolto il diritto alla libertà, ma non alla dignità.Ai magistrati presenti Fragliasso e Brunetti, al provvedtore Martone ho riferito della situazione drammatica in cui versano i detenuti. Fragliasso ha parlato con una delegazione che protestava ed ha visto da vicino. Oggi la situazione è stata incandescente e solo la bravura degli agenti di polizia penitenziaria ha evitato il peggio. In serata, prima della mia uscita, in detenuto De Luca Luciano è stato trasferito in ospedale per accertamenti.”
Samuele Ciambriello, garante campano delle persone private della libertà personale.