Ieri corteo del Mediterranean Pride of Naples, tappa partenopea dell’Onda Pride 2019. In piazza Dante, in migliaia si sono ritrovati per i “legittimi diritti delle persone Lgbt”. Mamme, bimbi, famiglie arcobaleno ma anche etero si sono ritrovati in piazza Dante a Napoli, da dove è partito il corteo.Alla testa del corteo, assieme al sindaco Luigi de Magistris, anche i gonfaloni del Comune di Napoli e della Città metropolitana di Napoli. E poi mamme, bimbi, famiglie arcobaleno, “ma anche etero” perché, come spiega una mamma: “Ci amiamo tutti allo stesso modo. Sono qui con mio marito e i nostri due figli”. C’è il trenino delle Famiglie arcobaleno, con i palloncini e gli unicorni. Ci sono i carri degli organizzatori, carichi di colori e musica. C’è la gente che si affaccia dai balconi, balla e partecipa, saluta e accoglie il corteo colorato.
Si è concluso intorno alle 19.30, sul lungomare di Mergellina, il corteo del Napoli Pride 2019 partito da piazza Dante un paio di ore prima. Le aspettative degli organizzatori erano alte e l’ambizione sulla partecipazione al corteo anche: «Quanta gente c’è? Sarà sempre meno di quanto necessario», dice Carlo Cremona di iKen, uno dei portavoce della manifestazione. In piazza, oggi, c’è «il popolo dei diritti».
«C’è ancora tanto da fare, ma le cose stanno cambiando». Alessia, in testa al corteo, regge lo striscione dell’Associazione Transessuale Napoli. «All’epoca mia, 20 anni fa, venivo picchiata in mezzo alla strada. Oggi possiamo mettere il genere femminile sulla carta d’identità anche senza operazione. E anche con il lavoro va molto meglio. La gente sta cambiando».
Canti, balli, con i colori dell’arcobaleno, slogan e cartelli. Organizzato dal Comitato Antinoo Arcigay Napoli, i Ken, il Circolo Le Maree Napoli Alfi, Associazione Transessuale Napoli, Famiglie Arcobaleno, il pride è giunto alla sesta edizione.