Quello diramato dall’ISTAT assomiglia ad un bollettino di guerra. L’Italia è sì in declino demografico, ma le proporzioni allarmano: siamo ormai 55 milioni di abitanti, in luogo dei 60 milioni ai quali eravamo abituati. Non è tutto. Negli ultimi 5 anni è come se dal territorio italiano fosse scomparsa una città grande come Palermo, con 677mila abitanti. Culle vuote e popolazione che invecchia, non proprio un quadro esaltante. A maggior ragione dopo una lunga recessione economica che ha lacerato corpo sociale e conti pubblici. La presenza sempre più stabile degli stranieri (8,7% della popolazione residente) ci salva – per ora – da un disastro annunciato. In questa stagione di dibattito acceso sui migranti che si dirigono verso le nostre coste, il dato appare quasi beffardo. Perché certifica che la nostra bella Penisola dovrà aggrapparsi alla moltitudine straniera per rigenerarsi demograficamente.
Qui non si tratta di ipotizzare se l’Italia possa diventare multietnica. Si tratta di prendere atto che lo è già.