Il Pd protesta in aula alla Camera all’avvio della seduta con le foto che ritraggono insieme il ministro dell’Interno Matteo Salvini e Gianluca Savoini, indagato per corruzione internazionale sul caso dei presunti fondi russi alla Lega. Mentre nel governo la tensione sale. Dopo le critiche del premier Giuseppe Conte al leader leghista per il vertice al Viminale con i sindacati, oggi è il vicepremier Luigi Di Maio ad attaccare Salvini, usando lo stesso argomento del segretario dem Nicola Zingaretti. E cioè avanzando l’ipotesi che l’incontro di ieri con i sindacati al Viminale sia stato solo un diversivo, per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dal caso Russia.
“Chi vuole incontrare i sindacati lo può fare, quello che però mi dà noia in questo momento, è che lo si faccia per sviare da una questione molto più grande che è quella di un vice primo ministro che secondo me deve andare a riferire in parlamento sulla questione russa. Sono sicuro che ci andrà e così ci darà anche modo come maggioranza di difenderlo”, ha detto Di Maio all’inaugurazione del nuovo nuovo hub e-commerce di Poste italiane all’interporto di Bologna, dove è tornato a chiedere al vice premier Matteo Salvini di presentarsi in Parlamento per riferire sulla questione della russia. “Quando il Parlamento chiama è giusto che un ministro, un premier un vicepremier, un sottosegretario risponda – ha proseguito Di Maio”.