Oggi pomeriggio, al cimitero acattolico di Roma, l’ ultimo saluto ad Andrea Camilleri, lo scrittore morto ieri a 93 anni in un ospedale della capitale. Lo ha reso noto la famiglia. Non ci sarà camera ardente, e il funerale si svolgerà in forma privata.Solo dopo la sepoltura sarà reso noto il luogo in cui riposeranno le spoglie del grande scrittore, per consentire l’omaggio dei tanti che lo hanno amato. Regista di teatro,funzionario Rai, il boom da romanziere a 60 anni: cento libri,27 su Montalbano, un fenomeno da 31 milioni di copie. La famiglia di Andrea Camilleri ha chiesto di rispettare il suo dolore dicendo agli amici e agli ammiratori del loro congiunto di non venire nel nosocomio romano. Qualche tempo fa lo scrittore Andrea Camilleri durante un’intervista commentò il suo rapporto con la Rai “Ho lavorato per trent’anni in Rai. E’ un’azienda misteriosa dalla quale non riesci mai a liberarti.” Questo rapporto d’amore tra l’emittente e lo scrittore era ed è un rapporto reciproco. Prova di ciò è sicuramente il ricordo del Servizio Pubblico per la scomparsa di Camilleri. Sarà illuminato il palazzo di Viale Mazzini con le parole del maestro. Il 18 luglio, dalle 21.30 e fino alle prime luci dell’alba, la facciata sarà illuminata con alcune frasi di Camilleri: un’iniziativa volta a sottolineare, nel giorno del funerale dello scrittore, la grande eredità che ci ha lasciato, le sue parole. Il servizio pubblico ha da ieri una programmazione dedicata iniziata sin dalle ore seguenti la notizia della scomparsa.
Queste le frasi di Camilleri che illumineranno la Rai. “Mi piacerebbe che ci rincontrassimo tutti quanti in una sera come questa tra cento anni! Me lo auguro, ve lo auguro!”. “Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma capire è un lusso che non tutti possono permettersi”. “Devo dirvi, e non vi sembri un paradosso, che da quando io non ci vedo più, vedo le cose assai più chiaramente”. “Non vedo, ma sogno!”. “Noi siamo ciò che sentiamo e ciò che diciamo”.