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Autonomia, il governatore Fontana attacca Conte: “Una cialtronata” | Zaia: “Così il governo non ha senso

La tensione nel governo si sposta sull’autonomia e coinvolge i governatori di Lombardia Veneto, sul piede di guerra dopo la cancellazione dell’articolo che prevedeva l’assunzione diretta dei docenti dalle Regioni. “Sono profondamente offeso che questi cialtroni ci facciano passare per truffatori del Paese e del Sud”, ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana. “Mi stupiscono i Cinquestelle. E mi stupisce che Conte sia stato coinvolto in questa cialtronata“. “Sicuramente – ha aggiunto Fontana – non abbiamo bisogno di truffare nessuno per continuare ad essere grandi. Questa riforma è utile per il Paese e per il Sud. E che persone che disistimo mi facciano passare per ladro è una cosa che mi ha fatto incazzare”. Il governatore non ha detto però se per questo è convinto che la Lega dovrebbe lasciare il governo. “Non mi permetto di fare valutazioni, però – ha concluso – è chiaro che io sono modesto ma non accetto di farmi prendere in giro da persone più modeste di me”.

Zaia: “Impensabile che sia trattato come un progetto senza importanza” – Gli fa eco il presidente del Veneto, Luca Zaia. “Non fare l’Autonomia vuol dire non dar più senso a questa forma di governo. E’ impensabile – ha puntualizzato Zaia – che un progetto di autonomia, che è uno dei pilastri fondanti del contratto di governo ed è la dote che la Lega porta al governo, venga trattato come un ‘progettino’ di decima fila, senza nessuna importanza”.

Bonaccini: “Il governo chiarisca” Il cerchio di critiche si chiude con il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. “Ci aspettiamo parole di chiarezza dal governo sull’autonomia – ha detto -: la nostra Regione non ha chiesto 1 euro in più ed è sacrosanto aiutare i territori più svantaggiati. Ma se qui, attraverso una gestione più efficiente delle risorse, riusciamo a risparmiare, allora è giusto che questi soldi siano reinvesti sul nostro territorio e usati per dare migliori servizi ai cittadini dell’Emilia Romagna, non per altro”.

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