Niente stop ai voli dall’Italia verso l’Egitto. L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) cerca di rassicurare i passeggeri italiani che si preparano a trascorrere le vacanze nelle località turistiche del Paese africano dopo la decisione di British Airways di interrompere i collegamenti tra Londra e Il Cairo a causa di non meglio precisate minacce terroristiche. Una mossa che ha sorpreso gli altri vettori e che ha portato per alcune ore anche Lufthansa a fermare le tratte tra Germania ed Egitto, salvo poi riprendere le attività il giorno dopo.
L’Enac ha deciso di rispondere alla «richiesta dell’Associazione nazionale piloti di sospendere i voli da e verso Il Cairo», comunicando che «al momento non sono state diramate dalle competenti autorità di prevenzione al terrorismo informazioni che comportino l’adozione del provvedimento di sospensione». L’ente sottolinea di essere «in permanente contatto con il ministero dell’Interno, con le autorità per l’aviazione civile dei Paesi europei e le altre autorità competenti ed è pronto a intervenire se la situazione si dovesse modificare o se dovessero esserci indicazioni differenti». La decisione dell’Enac a questo punto autorizza le compagnie aeree italiane — Alitalia e Air Italy (l’ex Meridiana) — a proseguire con i voli tra il nostro Paese e l’Egitto. Confermando così quanto emerso nei tavoli interni ai due vettori lo scorso fine settimana e cioè che non risultavano esserci pericoli immediati. Stessa posizione anche di altre società. Air France spiega che «d’accordo con le autorità francesi e con quelle locali egiziane» ha deciso di «mantenere il servizio da e per Il Cairo», precisando che la situazione viene «attentamente monitorata». Anche Emirates ed Etihad per ora proseguono con i collegamenti.
Per tutto il fine settimana nelle sale di controllo di molte compagnie aeree europee si è discusso sulla decisione di British Airways di sospendere i voli — quasi tutti pieni — per Il Cairo. Tecnicamente i grandi vettori sono dotati di dispositivi interni di intelligence in costante contatto non soltanto con i servizi segreti dei rispettivi Paesi di appartenenza, ma anche con le agenzie di spionaggio degli Stati in cui operano. Non c’è un obbligo di condivisione delle informazioni riservate da parte delle compagnie aeree, anche se per prassi ciò avviene sempre. Tranne in questo caso dove, spiegano da diversi vettori europei, British Airways non avrebbe finora inviato alcuna comunicazione sugli eventuali pericoli in Egitto.