A me non piace la polemica sterile e non condivido la polemica politica strumentale.
Trovo inspiegabili e irresponsabili le parole di alcuni politici su una vicenda dolorosa, quella di Bibbiano, dei bambini tolti alle famiglie, tutta ancora da chiarire che riguarda singole persone e non il Pd, su cui la magistratura sta indagando, parole poi riprese con violenza sui social.
Non è accettabile che si faccia ricorso a tali semplificazioni su una materia di grande complessità e delicatezza e si faccia di queste vicende propaganda elettorale.
Io che ho speso buona parte della mia vita a difesa dei bambini e dell’infanzia sono sconcertato dalla vicenda di Bibbiano e aspetto che la magistratura faccia il suo lavoro e che chi ha sbagliato paghi.
Ma vorrei che la politica, davanti a fatti così gravi, prendesse posizioni serie a tutela dell’infanzia.
La violenza sui bambini è un tema che forse i politici scoprono adesso, ma che io conosco da molti anni e che va affrontato con serietà e competenza e soprattutto con politiche integrate a favore dell’infanzia, per esempio serve un osservatorio epidemiologico che abbiamo richiesto al governo nella mozione unitaria votata all’unanimità alla Camera pochi giorni fa.
Questa politica fatta di slogan, che pensa di risolvere i problemi con annunci sui social e individuando un colpevole negli avversari politici è una politica che non porta da nessuna parte.
Oltre alla commissione di inchiesta si metta mano, adesso, a una legge per l’infanzia che tuteli i bambini e aiuti le famiglie, che sviluppi seri programmi di prevenzione anche sul maltrattamento e l’abuso. Questo fa la politica.
Paolo Siani,deputato