E’ arrivata al Coni una lettera del Cio in cui si esprime “seria preoccupazione” per alcune disposizioni della legge sullo sport attualmente in approvazione in Parlamento. Nella lettera si segnala che la legge “intaccherebbe chiaramente l’autonomia del Coni” in sei punti. Il Cio chiarisce di poter adottare per la protezione del “Movimento di un paese la sospensione o il ritiro del riconoscimento del comitato olimpico”. “Le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico hanno il diritto e l’obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance”, recita la lettera del Cio inviata al Coni, in cui si esprimono “preoccupazioni” sul disegno di legge sullo sport in via di approvazione in Parlamento. “I comitati olimpici – sottolinea il Cio – possono cooperare con i governi, tuttavia essi non devono intraprendere azioni contrarie alla carta olimpica”.
La posizione del Cio relativamente ai rapporti che dovrebbero intercorrere tra le autorità di governo e i comitati olimpici nazionali è estremamente chiara, ed è stata riportata in un documento approvato nel 2016. Questo approccio è fondato sul principio fondamentale di “autonomia responsabile” dei comitati olimpici nazionali così come esposto nella Carta Olimpica.” Tra i principi fondamentali si scrive che “le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico devono essere politicamente neutrali”.
Lo stesso documento sottolinea che il Coni deve “preservare la propria autonomia e resistere a pressioni di qualsiasi tipo, incluse, quelle politiche, giuridiche, religiose o economiche che potrebbero impedire loro di adempiere alla carta olimpica”. La cui violazione fa scattare sanzioni “compresa la sospensione o il ritiro del riconoscimento di tale comitato olimpico nazionale se la costituzione, la legge o altre norme in vigore nella nazione in questione, o qualsiasi atto da parte di organi di governo o altri organismi, sia di ostacolo all’attività o alla libera espressione dello stesso comitato”.
Da Losanna ora si ribadisce inoltre che “l’autonomia dello sport è formalmente stabilita in una risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottata a New York nel mese di ottobre 2014 che riconosce lo sport come mezzo per promuovere l’educazione, la salute, lo sviluppo e la pace, e sostiene anche l’indipendenza e l’autonomia dello sport”. Che deve cooperare con i governi nel “rispetto assoluto riguardo l’autonomia del Comitato olimpico nazionale, e senza alcuna interferenza esterna nella governance e nelle attività di queste organizzazioni”.
Ma sul ddl sull’ordinamento sportivo si va avanti “a prescindere da lettere e letterine varie”. Lo dice il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento proprio alla lettera del Cio inviata al presidente del Coni, Giovanni Malagò. La discussione del provvedimento è all’ordine del giorno dei lavori dell’Aula di martedì. “Non c’è fiducia, si voteranno tutti gli emendamenti”, aggiunge Romeo.
In ogni caso la maggioranza, secondo alcune fonti, si dice “sorpresa” di “tutto questo interesse del Cio per una singola parte del provvedimento che riguarda il potere politico del Coni. La lettera, forse scritta da funzionari del Cio, il cui contenuto il governo ha appreso dai giornali, è stata scritta forse in maniera frettolosa visto che molte risposte non solo sono già contenute nelle norme della stessa riforma, ma anche negli ordini del giorno del relatore preannunciati lunedì in commissione cultura su cui il governo darà parere favorevole”, concludono le fonti.