Pochi istanti prima che, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, iniziasse la commemorazione delle 43 vittime del ponte Morandi crollato il 14 agosto del 2018 alcuni parenti delle 43 vittime si sono lamentati con il premier Conte della presenza nel capannone dei vertici della società Autostrade fra i quali anche manager indagati. Ne è seguito un veloce conciliabolo e poco dopo tutte le delegazioni delle società hanno lasciato l’area della celebrazione.
Fra di loro anche l’amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci.
Quella di Castellucci era una presenza destinata a far discutere visto che il manager è uno dei 74 indagati dell’inchiesta per omicidio colposo della procura di Genova. Solo da pochi mesi non è più ad di Autostrade per l’Italia ma ricopre lo stesso ruolo nella società madre, Atlantia appunto sempre della famiglia Benetton.
A richiedere espressamente la presenza a Genova dei vertici di Autostrade e del gruppo Benetton era stato il sindaco di Genova nonchè commissario straordinario Marco Bucci.
La cerimonia si svolgerà in un capannone. Un luogo simbolico che unisce il ricordo della tragedia e la speranza per il futuro, perché proprio lì sta nascendo il primo pilone del nuovo viadotto pensato dall’architetto Renzo Piano come la chiglia di una nave. Alle 10 comincerà, in diretta Rai, la cerimonia religiosa celebrata dall’arcivescovo di Genova, il cardinale Angelo Bagnasco. Presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, rappresentanti del Governo, rappresentanti dei familiari delle vittime. Sono previsti gli interventi del sindaco, del governatore Toti, dei familiari delle vittime, del premier Conte e non è escluso quello di Mattarella. Alle 11:36, momento in cui il ponte crollò, ci sarà il minuto di raccoglimento a cui il sindaco invita a partecipare in qualunque luogo si trovi. Sarà accompagnato dal suono delle campane a lutto e dal sibilo delle sirene di tutte le navi in porto. Per far partecipare i cittadini alla commemorazione, visto che non era possibile aprire il capannone, il Comune ha piazzato due maxischermi nella zona nord e sud della vicina via 30 Giugno ed ha potenziato il servizio di trasporto pubblico per raggiungere la zona. Qui ci sarà anche un ambulatorio mobile con medico, infermiere e psichiatra, mentre in tutta la zona saranno in servizio 10 ambulanze e 10 team di soccorritori a piedi. Gli sfollati del ponte Morandi, invece, hanno deciso portare avanti il loro rito collettivo, come fanno da 11 mesi: corteo verso il Polcevera, lancio di 43 rose bianche nel torrente e 43 rintocchi di campana tibetana. A Genova arriva anche il pensiero di Papa Francesco che dalle colonne del Secolo XIX e della Stampa dice “Il mio cuore è accanto ai genovesi” e aggiunge che di fronte a eventi di questo genere, il dolore per le perdite subite “è lancinante e non facile da lenire, come pure è comprensibile il sentimento di non rassegnazione di fronte a un disastro che poteva essere evitato”.